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new message on obscuritas

La mia paura più grande, difatti, è di arrendermi; sono convinta che non lo farò mai, prenderò sempre in mano la situazione e troverò una soluzione perché è così che tutti dovrebbero affrontare la vita, a tutto c'è un rimedio, in ogni stanza c'è una porta o una finestra, una via di fuga, un'uscita. A tutto c'è una soluzione, per questo non mi sono arresta e continuo a cercarlo. Intendo il mio migliore amico, l'unico che mi è stato sempre accanto durante tutti gli anni del liceo. E' sparito esattamente un anno e fa, il giorno del suo compleanno, tra l'altro. La polizia ha smesso di cercarlo, la sua famiglia si è arresa, io NO e non lo farò. In quest'anno senza di lui ho percorso quasi ogni secondo che lui aveva percorso prima di me, ogni cosa, sino ad arrivare a questo sito, Obscuritas. Di cosa si tratta? non riesco a capirlo. Gli è stato scritto per email di entrarci e di scrivere qualcosa, se ne aveva il fegato. E diamine se l'aveva, non avrebbe mai rifiutato una sfida, come quella volta che per gioco l'avevano sfidato a bere una bottiglia di vodka senza prendere fiato. L'ha bevuta tutta, sì, poi però è corso in bagno a vomitare con io che mentre gli reggevo i capelli sottolineavo quanto fosse stato stupido. ma bando alle chiacchiere e ai ricordi, lui ha scritto in quella chat. Questo è il motivo per cui lo sto facendo anche io.

Mirika: sto cercando una persona che ha scritto in questa chat esattamente un anno fa. Qualcuno ricorda qualcosa?

era mattina presto quando lo scrissi e non potevo restare in casa ad aspettare una risposta, dovevo andare ad un incontro di "lavoro" tra virgolette, più precisamente dovevo sapere se avevano accettato o meno il mio articolo, sezione musicale ovviamente. Adoro la musica, come penso quasi ogni persona sulla faccia della terra. Suono il piano, il violino e conosco le basi per suonare l'arpa. Canto anche un po', ma mai davanti qualcun altro. Ma passando oltre questi dettagli, l'articolo gli piacque, avrei sicuramente ricevuto un paio di dindini e quindi quando sono tornata a casa ero decisamente contenta. Mentre aspettavo che il caffé fosse pronto mi feci la coda, alta, mi infilai gli occhiali e tornai al pc. Qualcuno aveva risposto alla chat

....: forse, perché non vieni a cercare di persona?

non ebbi molto tempo per valutare quest'interessante e accogliente proposta perché, prima che potessi prendere in mano la tazza bianca di caffé, l'oscurità mi aveva avvolta e trascinata in chissà quale inferno chiamato OBSCURITAS.

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